martedì 22 aprile 2014

Picchiato un abusivo in villa dal proprietario



Un bel giorno di calda primavera Pietro, un ragazzo ricchissimo,qui rappresentato con i pantaloni mimetici, stava a guardare la televisione seduto sul divano, ma non era un semplice televisore, avere il dolby surround ad alto volume, stava vedendo uno dei suoi film preferiti a pagamento, dato che se lo poteva permettere, mentre guardava il film stava sorseggiando dello shampagne freschissimo direttamente importato dalla Francia. Era un pomeriggio caldo e di piacevole tepore. Appena c'è stata la pubblicità, decise di fare quattro passi per casa, dato che si era stancato a stare seduto sul divano, mentre si sgranchiva le gambe, si affacciò alla finestra e vide che in una delle tredici piscine c'era qualcuno a farsi il bagno, un ragazzino di circa sedici anni, qui rappresentato con i jeans blu, foto di traverso. Dato che Pietro, giovane anche lui, era fresco di palestra e di arti marziali, decise di approfittare della pubblicità per dargliele di santa ragione a quel ragazzo abusivo, scese le sue scale in cristallo Swarovsky di tutta fretta, e quando andò vide che quel farabutto si stava facendo un bagno nella vasca idromassaggio, il furfante di girò verso di lui e disse "hei amico, vieni pure tu?"
Pietro disse "lei non sa chi sono io!"
Il ragazzo uscì dalla vasca idromassaggio che era di Pietro, non era sua e gocciolava. si presentò, disse che si chiamava Carmine, am Pietro infuriato gli disse "non era meglio che entravi nella vascha delle orche assassine? Così ti sbranavano?"
Carmine sorrise, ma Pietro gli diede un pugno diretto alla bocca dello stomaco e lo fece piegare, Carmine si rialzò e per risposta cercò di aggredirlo, ma Pietro lo bloccò per i polsi ed allora Carmine chiese se era lui il proprietario, si era accorto che quella non era una piscina pubblica, ancora adesso, quando vide che il proprietario si era scaldato così tanto.
Carmine "ma sei il rpoprietario?" domandò
Pietro "perché, si vede?" disse beffardo
Carmine cercò di nuovo di aggredirlo, gli torò un montante nel basso ventre, ma Pietro indurì il busto e non sentì niente, e lo spinse a terra, Carmine cadde, e come stava per alzarsi ecco che Pietro li passa sopra il suo petto e lo calpesta con tanta furia, Carmine grida, si sposta ma Pietro lo afferra per i capelli e gli dà una ginocchiata in pancia, e Carmine sbava dal dolore.
Pietro, "è così che vanno trattati gli abusivi, non meritano pace"
Carmine a terra si alza, ma di nuovo Pietro gli tira un calcio e lo colpisce in faccia "nessuna pietà per chi entra abusivamente in casa" disse
Carmine reagì "pensavo che fosse uan piscina pubblica"
Pietro "la prossima volta vai nella piscina dei piranha"
Carmine "hai pure i piranha oltre alle orche?"
Pietro sorrise " ho pure gli squali, vuoi vederli?"
Carmine "No, preferisco farmi pestare da te"
Allora Pietro lo legò polsi e cavilgie su un muro e continuò a colpirlo per ore allo stomaco, al torace ed al collo, a volte pure in faccio, Carmine dolorante si pentì di qeullo che aveva fatto, ma stesse zitto per non peggiorare la sutuazione, poi Pietro gli mise un cappuccio in testa, prese un frustino e cominciò a demolirlo per i fianchi e lo stomaco, disse "brutto bastardo infame, sei un abusivo e meriti solo di essere picchiato, i miei genitori hanno lavorato parecchio per formare questa villa che non puoi più vedere"
Carmine non poteva tolgiersi il cappuccio, stava legato a X polsi e caviglie, "che lavoro hanno fattoi tuoi genitori per avere una villa così lussuosa" chiese
Pietro si fermò per un po', hanno lavorato come camionisti e smerciavano di tutto, tranne le cpose illegali, tu che lavoro fai?
Carmine "non lavoro"
Pietro, "allora sei un cretino, non riesci a fatrti da te, io ho tanti soldi e milioni di cose lussuose a casa mia, ma tu non meriti di vederle, non meriti niente, devi essere colpito, ti meriti una lezione"
così Pietro tartasso di pugni al malcapitato Carmine che era legato a X, lo colpì dove poteva, gli fratturà delle costole, e non se ne importava, chi entra abusivamente in casa e benevicia come un parassita dei beni di lusso degli altri merita di essere calpestato come un bacarozzo, e così continuò a colpirlo e a demolirlo tutto il suo corpo magrolino ma ben messo fisicamente, si eccitò da morire a colpire un fisico così natiuralmente atletico e non artificiale.
Continuò a colpirlo, sempre ai fianchi ed allo stomaco, ormai il ventre di Carmine era ridotto a pastafrolla, non più sodo, Carmine svenne e Pietro lo slegò, lo portò fuori dal cancello e gli sussurrò all'orecchio, ovviamente prima gli tolse il cappuccio "ti è bastata la lezione?"
Carmine non rispose perché era svenuto, allora Pietro lo buttò come un sacco dell'immondizia, lo scaraventò a terra.

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