mercoledì 21 maggio 2014

Giovane pestato dai non morti

Una calda nottata di agosto, un giovane palestrato di nome Pasquale era stato messo in carcere per delle bravate di bullismo. Quella sera si trovava solo in cella, in que carcere la gente moriva ed era l'unico giovane di quel reparto la, il raggio VI.
Pasquale iniziò a parlare da solo, aveva capito di quanto era stato stupido ad aver commesso quelel azioni da bullo verso suoi coetanei con handicap, ma la sua pena era ancora iniziata. Dal terreno ecco che si sente un leggero tremolio, in quel reparto non c'era il pavimento e si sentiva al puzza di carne putrefatta e di zolfo. Ecco che pasquale si accorge che dal terreno spuntano dei non morti, ovviamoente anime in pena di carcerati come lui, Pasquale cercò di scappare ma venne accerchiato dai non morti, anche se gridava non lo ascoltava nessuno, in quel reparto erano tutti ormai anziani e sordi, alcuni ci sentivano, ma non erano credibili per i secondini, che non davano mai retta a nessuno, anzi, i secondini danno retta solo a giudici ed avvocati, non danno mai retta ai detenuti soprattutto se considerati ingontanti.
pasquale non era affatto un ignorante, era un giovane colto e muscoloso, per questo ha sempre odiato di stare in comapagnia di persone povere e diversamente abili, e per questo che delel anime in pena si erano risveglaite dal terreno e iniziarono a fissarlo con i loro sguardi assenti. Pasquale che era abituato a fare il bullo cercò di difendersi, iniziò a tirare calci a qualche trapassato che passava di li, ma i trapassati anche senza testa non crollavano pe rniente. Uno dei trapassati sganciò un bel pugno all'addome muscoloso di Pasquale TUHDDD "aaaaaia!" esplamò Pasquale, e poi TUHDD TUHDDD TUHDD TUHDDD TUHDD TUHDD uno dei trapassati si accanì ad usare come sacco da boxe il malcapitato bulletto, che per fortuna era bello tosto ed allora c'era da divertirsi a fare a botte, non era affatto molliccio.
Pasquale cercò in tutti i modi di difendersi come solo un bullo sa fare, rispondendo alle botte, ma niente, i risveglaiti erano sempre numerosi, più ne abbatteva più risorgevano dalle loro ceneri, e TUHDDD un montante ala bocca dello stomaco, tanto forte da farlo vomitare il pranzo e la cena non solo per il pugno, ma anche per la puzza che c'era in quella cella, un risveglaito lo bloccò da dietro ed un altro approfittò a massacrarlo di botte al plesso solare ed al torace ben messo TUHDD TUHDD TUHDD con tanta forza, i trapassati erano abbastanza forti nonostante la loro fragilità apparente, pasquale cercò di staccargli un braccio ad uno dei risveglaiti, ci riuscì, per un attimo si rilassò, ma nonservì a niente, perché uno dei trapassati lo colpì dietro le reni SPOK "aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah" gridò Pasquale, mentre si piegò in avanti lasciò scoperto il suo bel addome muscoloso tanto che uno dei risveglaiti gli diede un forte calcio allo stomaco TUHDDD si piegò e gli mancò il fiato, cercò di scappare ma non poteva, il cancello era troppo stretto, non entrava al testa, sarebbe rimasto bloccato, i non morti lo presero dai bicipidi, lui cercando di liberarsene riuscì a mala pena a staccargli un braccio ad uno dei trapassati, ma senza vantaggi, perché istintivamente aveva messo la mano del trapassato fra le braccia, tanto che la mano ambulante del risveglaito li conficcò un dito nell'ombelico STRAKKCC "ihaaaaaaaaaaaaaaa!" gridò, ma li dentro nessuno lo sentiva, o meglio i secondini non si interessavano a difenderlo, siccome era un bullo non andava difeso, e poi per qualche anno ha pure spazziato la droga, il malcapitato detenuto si beccò un calcio nelel palle da un trapassato che era lo stesso che lui aveva staccato un braccio SPRAK il dolore era atroce, voleva tenere il naso tappato, vomitò di nuovo, e i non morti lo presero a pugni senza pietà fra stomaco, pettorali e basso ventre STUHDDDD TUHDD TUHDDD TUHDD TUHDDD TUHDDD TUHDD non poteva farci niente, vomitò un'altra volta, il suo addome era arrossato dai colpi di quei pugni putrefatti, ed anche i pettorali erano segnati.
Pasquale non era ancora arreso, i risveglaiti erano tanti, ma lui non si arrendeva, sapeva che poteva farcela, ma invano cercò di difendersi di nuovo, i secodnini erano in ufficio a fumarsi le loro schifezze, mentre il bulletto di periferia veniva colpito ripetutamente dai risveglaiti, in pieno stomaco, al plesso solare, nei testicoli e TUHHDD TUHDD TUHDD TUHDD TUHDD SPRAKT il giovane pasquale esausto si arrese, si inginocciò a braccai sollevate e svenne di colpo, e i non morti se lo sbravavano con i loro denti infetti.
Morte di un bullo di periferia, "vietato prendersela con chi non può difendersi"
queste erano le ultime parole famose del bulletto Pasquale.

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